COORDINAMENTO NAZIONALE AMIANTO, UN INCONTRO AL SENATO DELLA REPUBBLICA

Mercoledì 22 febbraio si è svolto in Sala Santa Maria in Aquino presso il Senato della Repubblica un incontro, alla presenza dei Senatori Felice Casson e Giovanni Barozzino, sul tema ‘Testo Unico, Morti sul Lavoro, Disegno di Legge Amianto, Piano Nazionale Amianto’.
Aprendo il dibattito, il Sen. Casson ha evidenziato le difficoltà inerenti il contenuto del Testo Unico sull’amianto, che dovrebbe andare a sostituire le Leggi vigenti in merito. Affermando che se il testo viene approvato così come è, abbiamo perso il lavoro svolto in tutti questi anni. Esorta le forze sociali, e principalmente le Associazioni e i Comitati rappresentati all’interno del Coordinamento Nazionale Amianto, ad effettuare un attento lavoro nell’individuare tutte le modifiche che dovranno essere fatte per poter lavorare insieme alle forze politiche nel caso fosse stato già presentato come testo definitivo, con gli emendamenti da apportare. Ha esortato tutti ad intervenire sul Piano Nazionale Amianto e sui Decreti Legislativi in materia di amianto, giacenti in Commissione Senato dal 10 Marzo 2015, ultima data utile di riunione indetta dal Presidente della Commissione Senatore Sacconi. Si è assunto un diretto impegno sul Decreto sui morti sul lavoro.
A seguire è intervenuto Salvatore Nania, Presidente del Coordinamento Nazionale Amianto, il quale ringrazia Felice Casson e Giovanni Barozzino, delucidando che non tutti i componenti del C.N.A. sono presenti, e che pur avendo sollecitato le Associazioni e i Comitati ad inviare le loro riflessioni e le modifiche da apportare al Testo Unico in materia di Amianto, solo sei hanno risposto, per altro, considerato il tempo breve e il testo composto da 144 pagine, non in modo esaustivo, con poche pagine, fatto salvo il Presidente dello sportello Amianto Nazionale Fabrizio Protti, il quale ha effettuato una proposta di ben 10 pagine. Onde per cui si ritiene di dare l’ulteriore termine del 20 marzo affinché tutti i componenti del C.N.A. possano elaborare le modifiche che riterranno opportune e inviarle al Presidente Nania.
Il Nania chiede alle Associazioni e ai Comitati di inviare, contemporaneamente, due nominativi per ogni associazione, sia Legali che Medici o chi riterranno opportuno, i quali dovranno fare parte della Commissione ristretta che dovrà elaborare le riflessioni e le richieste di modifiche. L’obiettivo è di redigere un unico documento da presentare come Coordinamento Nazionale Amianto o addirittura, se ci saranno le condizioni, un Nuovo Testo Unico sull’Amianto, unitamente ai Sindacati, se riterranno di collaborare ed effettuare una unica linea da rapportare alle forze politiche che dovranno supportarci in codesto compito.
Per effettuare detto lavoro, potrà essere scelta una città, concordata con i presidenti delle associazioni e dei Comitati, preventivamente.
Inoltre il Nania ha assunto l’impegno, nuovamente di riavviarel’iter del Piano Nazionale Amianto, giacente alla Conferenza Stato-Regioni, chiedendo un incontro con il Senatore Sacconi, per sollecitare i Dispositivi di Legge presentati da Casson ed altri.
Alla fine ha illustrato quanto è stato rilevato, unitamente al Presidente Nazionale dello Sportello Amianto, Fabrizio Protti, a Licata, in occasione del Convegno di sabato 18 febbraio: ‘Eco Mafia: il Caso Amianto’. Serbatoi per acqua rotti e spezzettati sulla spiaggia. Pezzi di lastre e recipienti per acqua in frantumi depositati sotto gli alberi ai confini della spiaggia. Un disastro ecologico non immaginabile, chiedendo ai due Senatori un immediato aiuto in merito, impegnandosi a chiedere un intervento delle Istituzioni preposte.
A seguire sono intervenuti i Medici, gli Avvocati, i Sindacalisti e i rappresentanti delle Associazioni e Comitati, con argomento principale l’Amianto, Patologie amianto-correlate, giustizia, prescrizione dei termini, dismissione prodotti contenenti amianto, discariche e impianti di inertizzazione. Ha prevalso su tutto la problematica legata al riconoscimento delle malattie professionali e le rendite ai superstiti, per i quali – considerata la posizione assunta dall’Inail, in tutta la Nazione, nel non riconoscere nulla per fare effettuare i ricorsi legali – si è chiesto, all’unanimità, che i riconoscimenti vengano effettuati, per altro previsto per legge, direttamente dai medici dello Spresal o dalle Asp che sono preposti ad effettuare le sorveglianze sanitarie sugli ex esposti o esposti alle fibre killer.
Importante infine è stato l’intervento di Giuseppe D’Ercole, in qualità di Presidente del Fondo Vittime Amianto, il quale, oltre a soffermarsi sulla non idoneità del Testo Unico, ha insistito nel sollecitare l’iter del Piano Nazionale Amianto e illustrato il Fondo Vittime Amianto, sia per quelli Professionali che per quelli non professionali, legato ai familiari degli ex esposti e principalmente ai cittadini che ne sono venuti casualmente a contatto e che hanno contratto un mesotelioma, in considerazione che sono state avanzate pochissime richieste, sicuramente per mancata informazione in merito.